Archivi

L’Archivio Fotografico Storico Italiano CICCONI che la Fondazione Allori conserva e gestisce è il più grande d’Italia: possiede sette milioni e mezzo di immagini uniche, tra lastre in vetro e negativi di diverso formato, che raccontano la realtà della nostra storia dal 1890 al 2000 offrendo prospettive originali su società, costume, politica, spettacolo, moda, fascismo e Vaticano: scatti ufficiali, ma soprattutto i momenti inediti che hanno fatto la storia del 900.


Archivio Fotografico Storico Italiano CICCONI

Sette milioni di immagini originali, tra lastre in vetro e negativi di diverso formato, raccontano la storia d’Italia dal 1890 al 2000 offrendo prospettive mai viste su Vaticano, fascismo, moda, spettacolo, politica, costume e società, momenti rubati e inediti dei personaggi che hanno fatto la storia dell’Italia del ‘900.
L’Archivio Fotografico Storico Italiano CICCONI è composto da cinque fondi, ex archivi e agenzie nella loro completezza, operanti in Italia nel corso del ‘900. Questi fondi sono stati riconosciuti e sono tutelati dal Ministero dei Beni Culturali per il notevole valore storico, culturale, sociologico, ambientale e artistico in quanto lo studio dell’immenso materiale fa compren- dere passaggi fondamentali nell’evoluzione della fotografia e della sua espressione estetico-artistica. è unico nel suo genere per dimensione e varietà di immagini. La maggior parte del materiale risulta ancora oggi inedito.

Archivio Fotografico Storico italiano CICCONI


Fondo Umberto Cicconi

Fotoreporter attivo dal 1978 al 2000 e fotografo personale di Bettino Craxi per vent’anni. Ha ritratto la politica nazionale e internazionale. Il fondo comprende inoltre l’archivio di Antonio Sansone, Vezio Sabatini, Italo Tonni, Osvaldo Restaldi.


Fondo Roma Press Photo

Fondata nel 1955 da Tazio Secchiaroli e il collega Sergio Spinelli, cui fecero parte anche altri fotografi. Primo scoop dell’agenzia fu il caso Montesi, fatto di cronaca nera che ha avuto in Italia un grande rilievo mediatico. Le fotografie della Roma Press Photo entrarono negli atti processuali, grazie ad un intervento investigativo dei reporter. Seguì lo scoop del ’58 di Re Faruk a Via Veneto in compagnia di due donne, e ritratto nelle notti romane della Dolce Vita. L’iconografia divistica dei tempi, le splendide foto posate e curate nei minimi dettagli, lasciano spazio ad uno stile fotografico che si esprime entrando direttamente nel privato dello star system. Nel novembre del ’58 il reportage al ristorante Rugantino a Roma, con il celebre spogliarello di Aïché Nana, finisce su molte testate e L’Espresso dedica particolare attenzione al riguardo. L’agenzia riprende tutto sul fenomeno “La Dolce Vita”, su “Hollywood sul Tevere” e gli attori americani a Roma. È presente anche sui set cinematografici ed esegue ufficialmente tutti i backstage dei film, dal dopoguerra in poi. Lavora molto anche nell’editoria e realizza tutti i servizi per le maggiori testate italiane (fatti di cronaca minori, spettacolo, dietro le quinte, case di celebri personaggi, vita politica pubblica e privata).


Fondo Agenzia V.E.D.O. / Roma Press Photo

Numero lastre e negativi: 5.500.000

Adolfo Porry Pastorel fonda nel 1908 l’ Agenzia V.E.D.O. (acronimo di “Visioni Editoriali Diffuse Ovunque”) ed è considerato il padre del fotogiornalismo italiano. Non amava le foto ufficiali o in posa, per questo viene considerato anche il “padre nobile dei paparazzi”. Non a caso suo allievo è stato Tazio Secchiaroli che riorganizzerà la VEDO nella nuova agenzia “Roma Press Photo”, fondata nel 1955 assieme ad altri colleghi. Questa nuova agenzia riprenderà tutto sul fenomeno “Dolce Vita” e la “Hollywood sul Tevere”. è presente anche sui set cinematografici, esegue mi- gliaia di backstage fotografici dei film. Realizza servizi su fatti di cronaca, spettacolo, celebri personaggi ritratti in privato, vita politica.


Fondo Alberto Cartoni

Numero lastre e negativi: 460.000

Alberto Cartoni, fotografo ufficiale del ventennio accreditato a Palazzo Venezia. L’archivio comprende immagini che documentano la parabola del regime fascista, prevalentemente attraverso la vita pubblica e privata di Mussolini. Di pregio particolare le foto inedite relative alla costruzione di innumerevoli opere architettoniche come la città universitaria “La Sapienza”, il Foro Italico, il quartiere EUR, il Colosso Mussolini (la statua alta 90 metri, più alta della Statua della Libertà e della cupola di San Pietro, mai completata). Negli anni ’40 l’archivio è stato murato dallo stesso Cartoni per tutelarlo da manomissioni e furti. Nel 1990 è stato riportato alla luce da Umberto Cicconi.


Fondo Spartaco Appetiti

Fotografo accreditato presso la Santa Sede. Spaccati di vita quotidiana e ufficiale sul Vaticano.

 


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